14/12/12

Red velvet cake for the birthday

Non ho mai fatto torte torte decorate con creme, quindi ho pensato che alla mia veneranda età fosse giunto il fatidico momento di provarci. Certo, direte voi, ma proprio rischiare al tuo compleanno?
beh, sennò che gusto c'è? ;-)


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Di ricette di Red Velvet Cake ce ne sono a bizzeffe, tutte diverse... ho cercato cosa dice Nigella, ma lei furba propone delle cupcake (Martina sarà felice... sarà un prossimo progetto): mica sta lì a devastare una cucina cercando di spalmare la cream cheese frosting...
Per cui ho scelto la ricetta più classica possibile, con le dosi a cup, tablespoon e teaspoon di Bakerella, che ringrazio.

Red Velvet Cake
2 1/2 cups all purpose flour
2 cups sugar
1 Tablespoon cocoa
1 teaspoon salt
1 teaspoon baking soda
2 eggs
1 1/2 cups oil
1 cup buttermilk
1 Tablespoon vinegar
1 teaspoon vanilla
2 oz. red food coloring


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Ma ho aggiunto un ingrediente segreto: una tazza di caffé ristretto, freddo.
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Ammetto che al momento di aggiungere il colorante mi sono sentita molto strega... sembrava stessi aggiungendo sangue di drago in un calderone (l'aceto attiva il bicarbonato, con bollicine)

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Ho cotto a 175° per 30 min due torte di 24 cm di diametro, che poi ho sovrapposto, non prima di aver spalmato la base di una "Italian" Cream Cheese Frosting, ovvero mescolando metà panna montata e metà mascarpone, con dello zucchero a velo. Il resto del frosting serve per ricoprire la torta.
Et voilà


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(sbafata tutta)

foto di Bmdcc
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12/12/12

Dog Cookies: biscotti per tutti

Purtroppo non posso avere un cane  - al momento - per cui mi spupazzo bellamente i cani dei vicini.
Come una brava zia, loro sono accuditi con tutti gli annessi e connessi dai padroni, mentre io sono quella che dà coccole e biscotti. Bello no? ;-)

Ricordavo la notizia di una "pasticceria" a New York per cani e altri animali da compagnia che produceva e vendava biscotti per cani fatti in casa, per cui mi sono detta: perché devo comprare dei biscotti industriali, in cui chissà che ci mettono, quando posso farli io?
Detto fatto, qualche ricerchina sul web, e ho trovato queste ricette pubblicate da una clinica veterianaria.


La ricetta base è molto versatile, poi ci si può sbizzarrire: ve la copio/incollo.
Ingredienti:

- 2 tazze di farina integrale
- 1 tazza di fiocchi d'avena
- 2 cucchiai olio di mais
- 2 vasetti di omogenizzato (scegli tu se di carne o di pesce)
- 1 uovo
- brodo di pollo se serve





1. Mescola la farina integrale con i fiocchi d'avena
2. Aggiungi l'uovo, l'olio e l'omogenizzato
3. Impasta bene gli ingredienti fino ad ottenere un impasto sodo, eventualmente aggiungi il brodo se l'impasto risultasse troppo duro.
4. Stendi  l'impasto ad uno spessore di circa 6 mm., ritaglia forme a piacere con un tagliabiscotti e sistemale su una teglia rivestita di carta da forno. Infornare direttamente a 150° e cuocerli per 45', spegni il forno e falli riposare a forno chiuso fino al mattino dopo. Otterrai biscotti durissimi, con cui, sgranocchiandoli, i cani si puliranno i denti.
La parte più difficile è stata trovare le formine, ma si possono usare benissimo quelle normalissime per i biscotti - però a forma di osso sono un'altra cosa, dai ;-)








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Et voilà





Emy e Dino hanno apprezzato molto.




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Nel frattempo ho scoperto che la Giunti ha pubblicato un libro proprio sui biscotti per cani,
con formina a forma di osso in dotazione:


Biscotti per cani fatti da te. Per tante coccole golose. Con gadget.
di G. Manenti
Giunti editore, 2012


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12/11/12

Zuppa di lenticchie e zucca

Piove. Tanto.
Consoliamoci con una zuppa.

 Questa è particolarmente comoda e allegra:
comoda perché la si può tenere in frigo per alcuni giorni,
basta riscaldarla e aggiugere pastina, riso, crostini o altro a piacere;
allegra per il colore, of course.


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Si mette a cuocere nel brodo della zucca a tocchetti e le lenticchie decorticate,
con una foglia di alloro.
Quando le lenticchie iniziano a disfarsi, passare tutto con il frullatore a immersione.
Nel frattempo si cuoce in acqua salata la quinoa (fonte di proteine vegetali)
e la si aggiunge poi alla crema di lenticchie e zucca. 
Finito! Veloce no?


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10/11/12

Quenelle di ricotta e zucca



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Zucca zucca zucca!!

  • 300gr polpa di zucca cotta al vapore (micro)
  • 100gr ricotta
  • 1 uovo
  • 1,5 cucch farina sale
  • noce moscara. 

Cuocere prima le quenelle nell'acqua salata bollente e poi metterle delicatamente nella pirofila. Irrorare di burro fuso, parmigiano e salvia (o papavero). Passare sotto il grill. :-)


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06/11/12

Colesterolo in cocotte


Ho voluto inaugurare la mia deliziosa cocotte Emile Henry con una delle ricette proposte da Josè Maréchal, chef presso il Café Noir di Parigi, pubblicata nel libro Piccole cocotte,
edito da Bibliotheca culinaria.

Il libro è molto bello, chiaro, invoglia proprio a cimentarsi, però... sì c'è un però.
Io capisco... la cucina francese, il grande chef, il comfort food... ma qua si rischia la pelle!

"due uova nella panne e avete risolto la cena..."

E ti credo!

Ho come il vago sospetto che questo libro sia un'arma subdola e segreta per uccidere lentamente di colesterolo gli italiani... (la ben nota rivalità tra i due popoli, soprattutto in campo culinario, la conoscete...)

Ma veniamo alla ricetta.

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Tutto molto semplice: pan brioche, camembert, panna (50 cc) e gelatina di ribes.
Si parte con il pan brioche e si alterna a strati con il camembert,
che farà anche da decorazione come ultimo strato.

Si schiaccia un po' con le mani (così potete mettere ancora più camembert e pan brioche, diciamolo).
Si annaffia con la panna.
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Si inforna a 150-170° per una ventina di minuti (controllate).

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Si serve con della gelatina di ribes.
Non ne avevo, ho sostituito con composta di mirtilli rossi.
Credo che qualunque composta/marmellata/gelatina molto acidula vada bene.
Mi sono immolata per voi mangiandone qualche cucchiaiata, ma veramente,
qui c'è da rimanerci secchi :D


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23/07/12

Flan di rucola e ricotta


Ho trovato questo simpatico libro che ha destato subito il mio interesse, dato che da sempre professo questa filosofia:

Che senso ha invitare gli amici a cena, per poi passare tutto il tempo in cucina e sedersi alla fine distrutte e accaldate, senza neanche la forza di conversare? magari con la montagna di pentole che ti aspetta nel lavello?


Per cui sto sviluppando da anni tutta una serie di menù da preparare con largo anticipo, in modo da godere anche io della serata.





Ho trovato delle ricette interessanti in questo libro: la prima che ho sperimentato è questo flan, da usare anche per un picnic o nel bento box.



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 Per prima cosa va fatta appassire la rucola.









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 Questo blog è garlic free zone, per cui è stata saltata in padella con solo un poco di olio evo.
La rucola va poi tritata e unita a ricotta, uova e parmigiano grattugiato (sale e pepe).
 




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Ho avuto la fortuna di imbattermi al supermercato in una delle forme di parmigiano danneggiate dal terremoto. Sono molto contenta.




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Il tutto va messo negli stampi per muffin e in forno per più dei 20' dichiarati nella ricetta



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Questo è il risultato dopo 30' a 175°, ventilato. 






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Secondo me sono perfetti anche per un picnic.



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09/07/12

Spaghetti sciué sciué al tonno e olive taggiasche

Il mio piatto preferito estivo sciuè sciuè, sono gli spaghetti al tonno con le olive taggiasche.




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Putroppo il tonno in scatola non è un ingrediente molto etico e la ricerca del migliore può essere complicata.
Ci aiuta Greenpeace che ha stilato la classifica "rompiscatole" tra le marche commercializzati in Italia.
Al momento qui da noi solo As Do Mar è tra i più accettabili.

Dicevamo, ci serve del tonno sott'olio a filetti, olive rigorosamente taggiasche (inutile provare con altri tipi di  olive), capperi, del vino bianco e del concentrato di pomodoro.

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Mentre si cuociono gli spaghetti, in una padella larga si prepara il sugo facendo sfumare nel vino bianco il tonno sgocciolato, le olive e i capperi dissalati e un cucchiaino di concentrato di pomodoro. Non aggiungo condimento perché sia il tonno che le olive portano con sé sempre un po' di olio.
Scolati gli spaghetti, si manteca tutto nella padella.

Se gli amici suonano alla porta all'improvviso, questo è quello che di solito preparo.

Driiiin...

Ops... lupus in fabula...


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04/07/12

Sakura ad Amsterdam


 In un recente viaggio ad Amsterdam, la mia collezione di carabattole si è arricchita di un nuovo pezzo: una ciotola giapponese.







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Con orgoglio mostro il fine decoro di Sakura.

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Anche il più semplice dei minestroni, servito qui dentro, ha tutto un altro sapore!







ボナペティ!


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30/06/12

Mi piacciono le carabattole

Salve, mi chiamo Pryntyl, e mi piacciono gli attrezzini da cucina.
Ne compro sempre. Me ne regalano.
È grave?

Questo splendido poster di Pop Chart Lab (splendido per menti malate come la mia, ovviamente) mi ha ispirato la folle idea di tirare fuori un po' tutti i miei aggeggi e provare a riprodurlo in still life. Ho solo paura di non riuscire a fotografate tutto con la mia povera bridge,
dopo aver disseminato il pavimento...

Vogliamo chiamarla collezione?
Non so, in realtà le collezioni sono inutili... mentre...
volete mettere l'utilità di avere il cucchiaino per il kiwi?
tutta un'altra storia...
diciamocelo!

The Splendiferous Array of Culinary Tools

Pop Chart Lab




Suvvia, fate coming out...

25/06/12

Buon compleanno babbo!

Caldo o non caldo, le torte di compleanno sono di precetto.

Ricevere mezzo kg. di ciliegie un po' asprigne dall'orto di mio padre, diventa l'occasione per provare a fare una torta danese abbastanza semplice: una frolla come base, ciliegie denocciolate e una copertura di burro e mandorle.

La ricetta è di Ilovedogs  postata su cooker.net

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Si prepara una base di frolla, che va poi ricoperta da mezzo chilo di ciliegie denocciolate.

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Ringrazio la mia amica Luana per avermi convinta a non usare il denocciolatore, evitando così schizzi splatter ovunque. In effetti con un coltellino non è poi così impossibile e non si spreca né polpa né succo.








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Le ciliegie vengono poi ricoperte di una crema di burro, zucchero e mandorle tritate.


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In forno a 150° per 45-60'

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Et voilà!

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Buon compleanno babbo!

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22/06/12

Haul El Rastro


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Sempre per gli haul di carabattole durante i miei viaggi, ecco il bottino dell'ultimo viaggio a Madrid:

due padelline piccine per la paella (sartenes)
due casseruole in terracotta (cazuelas)
un pestello di legno, che qui costa un botto
(mi serve per il mojito, ma forse questo non dovrei dirlo)
un passino conico, mi sevirà per fare la tortilla di patate

Tutto preso al El Rastro, il più famoso e vivace mercato di Madrid.


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19/06/12

Lucie's Corn Muffins

Caldo. Coma. 
L'associazione mentale con NYC è immediata.

Qual era l'unico rimedio e fonte di sostentamento? 
Una pinta di american coffee e muffin tostati.


Per cui, ieri sera mi sono messa all'opera.
Giusto il tempo dell'intervallo tra il primo e il secondo tempo di Italia-Irlanda, ovviamente.



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 La ricetta è quella della mitica Lucie (TheNorstar40)

120 g farina di mais
120 g farina
65 g zucchero
9 g lievito per torte
3 g sale
1 uova
60 ml olio vegetale (non di oliva)
235 ml latte

15-20' a 200°
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Ho voluto fare una mia personale variazione, inserendo un cucchiaiono di marmellata di fichi o di mandarini nell'impasto.
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 Pronti per la colazione.



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 Ho notato che i colleghi si stanno abituando... 
non corrono più come una volta, ma mi scrivono "passo nel pomeriggio a prendere le briciole"...
Ingrati.


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18/06/12

Toledo di marzapane






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Sono tornata nella meravigliosa Madrid e ho avuto la possibilità di fare un'escursione a Toledo.




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Obiettivo principale della gita è stata la sua cattedrale, la cui arcidiocesi è la più importante della Spagna, nonché sede primaziale.




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Dopo quella di Siviglia, è la seconda cattedrale costruita in stile gotico in Spagna.



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Immaginavo fosse molto grande e imponente, ma non che la visita fosse così ben organizzata: l'audioguida mi ha accompagnato per quasi 3 ore, dandomi la possibilità di ammirare nel dettaglio tutta la cattedrale.







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Non è mia intenzione soffermarmi sui tesori di questa cattedrale, ma non posso non segnalare l'unicità di questa splendida Madonna detta "La Vergine Bianca" di scuola francese, dalla gestualità dolce e affettuosa e dallo sguardo enigmatico.


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All'uscita non ho potuto non ammirare prosaicamente anche le numerose pasticcerie, legate al nome dei vari conventi della città. (Dubito fortemente che le suorine c'entrino qualcosa...)




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Toledo è famosa per il suo marzapane: la leggenda narra che durante un assedio, le suore del convento di San Clemente provarono a creare un alimento con gli unici prodotti a disposizione: mandorle e zucchero.


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Tra le varie specialità, l'anguilla di marzapane:
una base di pasta di mandorle ripiena di crema e di canditi, a forma di anguilla





 Tra le varie pasticcerie stracolme di turisti, ho avuto la fortuna di imbattermi serendepicamente in una porticina, che recava appeso un foglietto quadrettato: 
"Marzapán y pan de l'ángel"

All'interno una anziana suora dietro la grata vendeva i prodotti del Convento di Santa Rita,
consegnati attraverso l'antica ruota.



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Inutile dire che non sia rimasto già più nulla, vero?


foto di Bmdcc
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