23/12/11

Il zelten trentino

La cucina ha finalmente finito di sfornare dolci delizie natalizie... puff puff, pant pant... e ormai ci siamo:
è quasi la Vigilia di Natale!








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La ricetta è di mia nonna Amelia, roveretana d.o.c.

300 gr. di farina
150 gr. di burro
200 gr. di zucchero
3 uova (albumi montati a neve ferma)
la scorza di un limone grattugiato biologico (sostituibile con una fialetta di aroma al limone o all'arancio, se non si ha la certezza di avere a disposizione un limone non trattato)
la punta di un coltello di cannella e cardamomo
1 bicchierino di grappa
2 bustine di lievito
250 gr. di fichi sminuzzati (togliere il picciolo!)
1 manciata di uva passa
250 gr. di noci sgusciate
50 gr. di pinoli
70 gr. di mandorle sgusciate
250 gr. di cedro e arancio candito (tot.)
50 gr. di nocciole

Sbattere il burro con lo zucchero e i tuorli; aggiungere la farina con il lievito, la grappa, la scorza di limone. aggiungere la frutta secca e per ultime gli albumi montati a neve. Decorare con mandorle e noci.

Infornare a 170°-180° per 45-50 minuti.
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Pronti e impacchettati, oggi verranno distribuiti agli amici più cari
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Buon Natale a tutti!
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20/12/11

Quarkstollen - Stollen di ricotta






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Compio gli anni in dicembre e i miei colleghi si aspettano, ESIGONO, che io prepari lo Stollen per festeggiare. Quest'anno però non sono stata abbastanza lesta a fare la foto... e questo è quello che è rimasto dopo pochi minuti...
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La ricetta è di famiglia e volentieri la pubblico:

250 gr. di ricotta
500 gr. di farina
1 bustina di lievito per dolci
200 gr. di zucchero
1 bustina di zucchero vanillinato
mezzo cucchiaino di sale
la punta di un coltello di noce moscata, cannella, cardamomo
200 gr. di burro
2 uova
200 gr. di uva passa
150 gr. di mandorle tritate
50 gr. di arancia candita
50 gr. di cedro candito
2 cucchiai di rum
50 gr. di burro sciolto, da spennellare
zucchero a velo e semolato, da spolverizzare



Mescolare la farina, il lievito, lo zucchero, lo zucchero vanillinato, il sale e le spezie.
Aggiungere il burro, le uova, la ricotta e tutto il resto.
Far riposare 1 ora; creare la tipica forma dello Stollen e infornare a 170° per 60'.
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Appena sfornato staccare tutti gli acini seccati di uva passa e poi spennellare con il burro fuso. Terminare con una bella dose di zucchero semolato.
Impacchettare lo Stollen e mettelo in un luogo fresco per almeno una settimana. Spolverizzare di zucchero a velo poco prima di servire.



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Una degna fine per uno Stollen di due chili...




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10/12/11

Avvento: tempo di attesa e di preparativi

Come tutti i paesi di area germanofona, l'Avvento è un periodo importantissimo in Alto Adige, denso
di riti, preparativi, tradizioni da rispettare.Quattro domeniche scandite dalla luce delle candele della Corona d'Avvento, accese una ad una per ogni domenica.



Quattro domeniche ritmate dai canti e dalle preghiere, dai lavoretti per preparare decorazioni fatte
a mano e dai profumi che si espandono dalle cucine che sfornano ogni bendidìo. 
Pace, gioia, attesa... ma pure un grande e infernale lavoro, diciamocelo.
Ecco calore... tanto calore... quello dei forni, accesi incessantemente... perché non è una casa altoatesina che si rispetti quella che non abbia almeno 15 tipi di biscotti fatti in casa da preparare per Natale.

Una volta per sfizio mi sono messa a contare le ricette in un libro di biscotti natalizi tradizionali: erano 153.

Non ho intenzione di ammorbare nessuno con 153 ricette di biscotti, però qualche cosina la faccio
anche io. Il mio forno è già rovente. Il calendario dell'avvento, quello a finestrelle, è già arrivato al numero 10
e sono a buon punto: albero fatto, decorazioni appese, sfornato lo stollen di ricotta, che deve riposare,
e preparato i zelten da regalare.



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Manca il menù delle feste...
Di sicuro ci saranno i passatelli, secondo la preziosissima ricetta del mio cuoco modenese (sassuolese!) preferito Gian Luca Rosini, chef de Lo stallino di Castelnuovo Rangone.
E poi?


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21/11/11

L'ispiratore

Credo che chiunque si diletti in cucina abbia un ispiratore, una musa, un faro nella notte...
Ebbene sì, anche io ne ho uno
Artusi? No... 
Julia Child? Naaaaa... 
Suor Germana? macché.





18/11/11

Polpo e patate






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Lo so che molti inorridiranno, ma la catena di prodotti ittici sugelati Sapore di mare mi ha svoltato al vita.
Trovare del pesce qui, almeno per noi umani, è una impresa titanica. Anzi, non vale proprio la pena: pesce decongelato a prezzi folli. Il pesce non fa prioprio parte della cucina locale e quindi manca sia l'abitudine ma anche l'abilità del prepararlo e cucinarlo.
In questo tipo di negozio invece il pesce è bello lì pronto, pulito (non puzza!), spesso già preparato per diverse pietanze. Come in questo caso: polpo e patate. Temevo fosse piu patate che polpo e invece devo dire che la prossima volta dovrò proprio aggiungere di mio delle patate. Era tutto polpo! Onestissimi quindi.

Una spadellata e via!
Vale la pena cimentarsi!

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09/11/11

Crema di zucca all'amaretto









Finalmente è stagione di zucca!
Cosa c'è di più allegro della sua polpa arancione?
Addolcisce un po' la tristezza delle giornate più corte...

Questa vellutata è tratta da questo libro di Manfred Ziernheld

E' essenzialmente polpa di zucca cotta nel latte, a cui vengono aggiunti alcuni amaretti sbriciolati e del liquore all'amaretto.


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Durante la cottura bisogna prestare un po' di attenzione, perché il latte "monta" e c'è il rischio di combinare qualche pasticcio o di bruciare tutto.
Ma il risultato è gradevole.
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Forse chi non ama i tortelli di zucca mantovani per via del loro gusto dolciastro non apprezzerà, dato che ne ricorda molto il sapore. Però vorrei provare la prossima volta ad aggiungere qualcosa di piccante... potrebbe essere interessante.


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17/10/11

World Bread day - Festa del pane di Bressanone



Oggi è la giornata mondiale del pane e ne approfitto per raccontare della Festa dell pane che si è svolta due settimana fa a Bressanone.












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Esattamente uguale a se stessa, ogni anno si ripete il rito del mercato del pane e dello studel in concomitanza con la messa di ringraziamento per il raccolto, che si svolge in duomo.

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Il pane altoatesino è essenzialmente un pane nero, di segale, dato che a queste latitudini il grano non cresce, lievitato con la pasta acida. Per renderlo più digeribile viene addizionato di cumino (Kümmel), un seme che molto confondono con i cosiddetti "semi" di finocchio.
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Il pane veniva cotto una o due volte l'anno e conservato in apposite rastrelliere alloggiate nel sottotetto dei masi, al fresco. O per meglio dire "al freddo" ;-).
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Il mercato diventa ovviamente l'occasione per valorizzare la cultura e le tradizioni altoatesine, con dimostrazione di trebbiatura manuale, musica e balli in costume.





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I pani più tipici sono la coppia venostana Vinschger Paarl, due panini piccoli attaccati; la pagnotta pusterese Pusterer Breatl (vedi foto iniziale) e lo Schüttebrot, pane sottile e croccante.







Grande successo hanno inoltre i vari Früchtebrot, i pani di frutta: noci, nocciole, fichi, mele, albicocca. Ma quello che ho notato destare il maggiro interesse è stato il pane fatto con le pere Pala, una piccola pera succosa coltivata in val Venosta, in particolare nei dintorni di Glorenza. Il suo aroma è molto intenso e ricorda quello del caramello e della cannella.
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Vabbé, lo ammetto... non ho saputo resistere allo strudel... :D
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04/10/11

The Fudge House of Edinburgh

 Camminando nel centro di Edinburgo, lungo il Royal Mile ci si imbatte nella Casa del Fudge. Dolce tipico britannico e americano, non avevo mai capito bene cosa fosse... sapevo solo che è una prelibatezza dolce. No, dolcissima. Anzi no, di più... si cariano i denti al solo sguardo.
Gli scozzesi sono persone splendide e genuine e grazie alla pazienza della commessa sono riuscita a capire che il fudge è la versione tenera del Toffee. Niente di particolarmente straordinario: è un caramello a base di zucchero, burro, panna, a cui si aggiunge vaniglia e miele. Ma ovviamente c'è un ma.
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Alla preparazione di base vengono aggiunti diversi ingredienti e qui è racchiuso il segreto della preparazione di un fudge veramente speciale.
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Il cioccolato la fa da principe, sia al latte, che fondente che bianco: ma la fantasia del pasticcere si esprime amalgamando a questi ingredienti base una varietà infinita di combinazioni: cioccolato e arancio, marzapane e amaretto, fondente e fragola, pistacchio e cioccolato bianco, cocco, noce pecan, ciliegia selvatica, zenzero, noce, nocciola e caffè.


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Dal 1949, ovvero in pieno periodo di razionamento dello zucchero - veramente coraggiosi! -  The Fudge House offre 27 tipi di fudge fatti ancora a mano, nel laboratorio ben visibile attraverso una parete a vetro, nel retrobottega. 
Curiosando nella loro homepage - vendono anche online, con spese di spedizione decisamente contenute! - ho scoperto che sia i nomi dei fondatori e degli attuali titolari, hanno chiare origini italiane... che dire: quando c'è del buono, siamo sempre come il prezzemolo ;-)


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21/09/11

Un tè dalla Regina

In un recente viaggio in Scozia, ho avuto l'occasione di visitare il Holyrood Palace, ovvero la residenza della Regina ad Edinburgo. Potevo lasciarmi sfuggire l'occasione di bere un tè?

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La cara Elizabeth era assente, ma questo non mi ha fatto desistere. Del resto, un buon tè è già sufficiente compagnia.
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Ho potuto scegliere un Twinings Earl Grey, un classico. Accompagnato da uno Strawberry and Cream Scone.

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Non male, ma ho fatto sapere alla cara Elizabeth che tenere gli scones alla panna vicino a salsiccie e cipolle non è il miglior modo per preservare intatto l'aroma della crema.
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Il palazzo però è splendido e capisco sia molto impegnativo da accudire, non tutto può essere sempre perfetto. E non scozzesi, che abbiamo inventato questo strano pane, nonostante tutto non te ne vogliamo, cara Regina.
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19/09/11

Cucina senza ricette

"Ma la ricetta dov'è?"
Non c'è.
Mi spiace.
Le ricette mi annoiano.

In realtà non invento nulla, eseguo ricette che trovo nei libri e online - perché dovrei moltiplicare la stesse informazioni che già ci sono?

Va bene dai... posso mettere al massimo il link, nel caso ci fosse.

28/08/11

Involtini di platessa e salmone



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Come dare un po' di sprint al triste filetto di platessa...
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18/08/11

Anto', fa caldo...



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12/08/11

Tagliatelle al salmone scozzese



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05/08/11

Spaghetti alle olive taggiasche



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01/08/11

Tagliatelle alla zucca, speck, ricotta sarda e papavero



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Non è difficile!

Per prima cosa bisogna stufare la zucca a dadini (e cipolla per chi la gradisce) in una padella con poco brodo, facendo attenzione che non si bruci aggiungendo costantemente brodo. Quando sarà cotta fatela asciugare lascinado evaporare il brodo e aggioungete lo speck tagliato a dadini, facendo rosolare il tutto.

Impiattare briciolandoci sopra della ricotta sarda (salata) e dei semi di papavero.


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25/07/11

Pasticceria Sorelle Piccioni, Quartu Sant'Elena

Un capolavoro...